Archaeozoology and taphonomyc aspects of the Mousterian Site of Baume Vallée.
FIORE, Ivana
Soprintendenza Speciale al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”. Sezione di Paleontologia del Quaternario e Archeozoologia, P.le Marconi 14, 00144 Roma-Eur
Soprintendenza Speciale al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”. Sezione di Paleontologia del Quaternario e Archeozoologia, P.le Marconi 14, 00144 Roma-Eur
TAGLIACOZZO, Antonio
Soprintendenza Speciale al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”. Sezione di Paleontologia del Quaternario e Archeozoologia, P.le Marconi 14, 00144 Roma-Eur
Soprintendenza Speciale al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”. Sezione di Paleontologia del Quaternario e Archeozoologia, P.le Marconi 14, 00144 Roma-Eur
FIORE, Ivana
Soprintendenza Speciale al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”. Sezione di Paleontologia del Quaternario e Archeozoologia, P.le Marconi 14, 00144 Roma-Eur
Soprintendenza Speciale al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”. Sezione di Paleontologia del Quaternario e Archeozoologia, P.le Marconi 14, 00144 Roma-Eur
TAGLIACOZZO, Antonio
Soprintendenza Speciale al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”. Sezione di Paleontologia del Quaternario e Archeozoologia, P.le Marconi 14, 00144 Roma-Eur
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Soprintendenza Speciale al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”. Sezione di Paleontologia del Quaternario e Archeozoologia, P.le Marconi 14, 00144 Roma-Eur
Idioma
it
Document de travail - Pré-publication
Este ítem está publicado en
2000
Resumen en inglés
The Baume-Vallée rock shelter is situated in the French Central Massif and the archaeological deposits are aged Musterian Charentiens La Ferrassie type and are referred to as seasonal presences linked to hunting activities.<br ...Leer más >
The Baume-Vallée rock shelter is situated in the French Central Massif and the archaeological deposits are aged Musterian Charentiens La Ferrassie type and are referred to as seasonal presences linked to hunting activities.<br />In the present paper animal bone remains have been analysed from a six m2 area, belonging to the three oldest archaeo-stratigraphical units of the site. These units group together many strata affected by periglacial processes that have strongly altered the original character of the assemblages. The 3.824 bone fragments studied here represent roughly 70% of the whole deposit, making these preliminary data statistically reliable. During the first period of human occupation it seems that hunting was mainly directed towards cervids and equids, while subsequently equids become the prevailing species.<br />The taphonomic analysis has underlined traces of human activities intent on the exploitation of animal carcasses, notwithstanding the extremely fragmentary nature of the findings that often show very worn surfaces. The recovery of marrow and of bone as raw material is testified by the presence of obvious impact marks and by little concoid flakes resulting from percussive actions. The poor preservation of articulating bones has not permitted the reconstruction of butchering procedures on the different animal carcasses, however, multiple striae that are often oblique and related to defleshing with a lithic tools are present over the surface of numerous diaphyseal fragments. Finally, we have also found traces showing the utilization of the bones as instruments to retouch lithic tools.< Leer menos
Resumen en italiano
Il riparo sottoroccia di Baume-Vallée si trova nel Massiccio Centrale francese, i depositi archeologici sono datati al Musteriano charentiano di tipo La Ferrassie, e si riferiscono a frequentazioni finalizzate ad attività ...Leer más >
Il riparo sottoroccia di Baume-Vallée si trova nel Massiccio Centrale francese, i depositi archeologici sono datati al Musteriano charentiano di tipo La Ferrassie, e si riferiscono a frequentazioni finalizzate ad attività di caccia stagionale. <br />In questo lavoro sono stati analizzati i resti ossei provenienti da un'area di sei quadrati riferibili a tre Unità archeo-stratigrafiche, le più antiche del sito. Queste Unità raggruppano più strati interessati da processi periglaciali che hanno fortemente alterato le caratteristiche originali degli assemblaggi. I 3.824 resti ossei analizzati rappresentano circa il 70% di quelli provenienti dall'intero giacimento, questo rende i dati ricavati da questo studio preliminare statisticamente attendibili. Nella prima fase d'occupazione umana sembra che la caccia fosse diretta in prevalenza a cervidi ed equidi, mentre nelle due Unità successive gli equidi diventano prevalenti. <br />L'analisi tafonomica ha evidenziato, nonostante l'estrema frammentarietà dei reperti spesso con superfici fortemente abrase, tracce d'attività umana diretta allo sfruttamento delle carcasse animali. Il recupero del midollo osseo e di materia prima sono testimoniati dalla presenza di chiari punti d'impatto e di piccole schegge concoidi risultato dell'azione di percussione. La scarsa presenza, per problemi di conservazione, di porzioni articolari non ha permesso di ricostruire le modalità di disarticolazione della carcassa dei differenti animali, mentre su numerosi frammenti di diafisi vi sono strie da strumento litico multiple, spesso oblique riferibili a scarnificazione. Sono state infine rinvenute anche tracce prodottesi durante l'utilizzo dell'osso per ritoccare strumenti litici< Leer menos
Palabras clave en inglés
Mousterian
seasonal site
butchering marks
retouchers
bone fracturing.
Palabras clave en italiano
Musteriano
sito stagionale
tracce di macellazione
ritoccatoi
fratturazione
Orígen
Importado de HalCentros de investigación